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August 30, 2017

Pazari i Ri. Al nuovo mercato di Tirana si compra e si mangia a tutte le ore

Livia Montagnoli, Gambero Rosso

In piazza Avni Rustemi, nel centro della capitale albanese, il “nuovo” mercato esiste dal 1931. Ma solo qualche mese fa una riqualificazione ambiziosa ha rinnovato il volto della struttura (prima davvero fatiscente) e della piazza che la ospita.
Con ristoranti e caffè aperti tutto il giorno, una moderna copertura in vetro e acciaio, facciate colorate e ampi spazi pedonali.

Quando la riqualificazione urbana parte dal mercato. Il nostro viaggio alla ricerca dei mercati gastronomici più meritevoli d'Europa e del mondo, che in passato ci ha portato più volte fuori dall'Italia, ma – per fortuna con frequenza crescente – ha fatto tappa anche in diverse città d'Italia, stavolta approda al di là dell'Adriatico, in Albania, per scoprire come da qualche mese il tradizionale mercato centrale di Tirana si sia trasformato in centro gastronomico e turistico all'avanguardia. 


L'investimento è stato ingente, 6,5 milioni di euro, ma oggi il volto di piazza Avni Rustemi, ripensato nell'ambito di una più ampia ristrutturazione urbanistica che ha coinvolto gli edifici circostanti e piazza Skanderberg, racconta di una capitale che non ha paura della modernità, e si candida a diventare meta turistica d'eccellenza, al pari di altri gioielli balcanici.

Pazari i Ri. Un po' di storia

In piazza Avni Rustemi, il più vivace mercato cittadino esiste dall'inizio degli anni Trenta, quando re Zog decise di dare una sistemazione più coerente a mercanti e artigiani che commerciavano nell'area, animando il vecchio bazar. Ma bisogna aspettare il 1940 (all’epoca Tirana era provincia italiana) perché il “mercato nuovo” di Tirana – Pazari i Ri – assuma l'aspetto che conserverà per molti decenni a venire, sino alla ristrutturazione voluta dal sindaco Erion Veliaj, attualmente alla guida di una città che pullula di cantieri – si dice siano un centinaio – e vuole decisamente intraprendere un nuovo corso. All'epoca, per ripensare l'area, l'amministrazione chiama un team di architetti italiani; tra loro Florestano Di Fausto, Armando Brasini e Gherardo Bosio, largamente attivi nella riprogettazione di molti edifici pubblici di Tirana nella prima metà del Novecento. 

Da allora, Pazari i Ri è stato il cuore pulsante dell'attività commerciale cittadina, centro di raccolta di contadini in arrivo dalle campagne circostanti, ritrovo degli abitanti di Tirana, tra distese di spezie e venditori di pollame, frutta locale, erbe spontanee e specialità da forno, e quell'aria da bazar orientale che portava traccia di tempi (dominazioni e regimi) lontani.

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